MI SENTO STRANO

MI SENTO STRANO

Credo che oggi parlerò di lei,
di com’è bella mentre mi sorride
Delle parole che io le direi
quando il silenzio piano ci divide

Credo che oggi parlerò di lei,
delle sue mani e dei suoi occhi neri
E non sapete quanto la vorrei
quando si chiude dentro ai suoi pensieri!

Però, va be’, mi sento un po’ coglione,
che questo non è un disco di Battisti
Dovrei parlare di rivoluzione,
fare canzoni dure da Fascisti
Però, scusate, oggi mi sento strano,
con quel sorriso fisso nella mente
E ve lo dico con il cuore in mano: «Oggi del duce non mi frega niente!»

Credo che oggi parlerò di lei,
di quando ride poi di quando è stanca
Credo che oggi parlerò di lei,
che sono solo e sento che mi manca

Credo che oggi parlerò di lei,
dei suoi capelli poi della sua voce
Credo che oggi parlerò di lei,
di lei che corre via così veloce!

Però, va be’, mi sento un po’ coglione
con quel sorriso fisso nella mente
E ora parliamo di rivoluzione
che tanto a lei non gliene frega niente
Delle parole di questa canzone
e delle notti che io sono sveglio
E ora parliamo di rivoluzione
che forse poi mi sentirò un po’ meglio!

Però, va be’, mi sento un po’ coglione
con quel sorriso fisso nella mente
E ora parliamo di rivoluzione
che tanto a lei non gliene frega niente
Delle parole di questa canzone
e delle notti che io sono sveglio
E ora parliamo di rivoluzione
che forse poi mi sentirò un po’ meglio

Mi Sento Strano