In giro per il mondo a raccontar la storia in cambio di due soldi e neanche un po’ di gloria la furia dei khmer rossi e i mujaheddin afghani tu dietro come un’ombra strisciando sulle mani
Un viaggio dopo l’altro e ancora nella mischia la testa sempre bassa che c’è il piombo che fischia e all’ultimo aeroporto e all’ultimo binario quaggiù qualcuno ha scritto “è morto un mercenario”
In Iran, in Cambogia in Libano, in Angola avevi tanti appunti però una vita sola coraggio quanto serve e stoffa da cronista ma non ti han perdonato quegli anni da fascista
E allora niente fiori niente telegiornale sei solo un camerata a cui è andata male e allora niente applausi né messa, né rosario te l’hanno già spiegato “è morto un mercenario”
E allora niente fiori niente telegiornale sei solo un camerata a cui è andata male e allora niente applausi né messa. né rosario te l’hanno già spiegato sei solo un mercenario